RITORNO AL LAGER



un omaggio a
MARIO RIGONI STERN E ALLA NOSTRA STORIA
con
PINO PETRUZZELLI

“Prima di entrare c’è una passeggiata: pioppi dalla corteccia bianca costeggiano un piccolo fiume. Al di là un’altra riga di pioppi, un prato poi delle costruzioni giallo sbiadito. Sono basse, a un piano e con il tetto spiovente. Ogni due metri una finestra. Sono costruzioni molto lunghe, circa cento passi. Circa. Ancora pochi metri e siamo davanti al portone d’ingresso. Una costruzione più massiccia rispetto alle altre. Il tetto, sempre spiovente è sormontato da una torretta di guardia. Oltrepassiamo il cancello di ferro lavorato al cui centro si legge chiara la scritta ARBEIT MACHT FREI.


“Cosa mi porta a rivedere qui posti, a risvegliare quelle memorie sessant’anni dopo? Perché rivedere i luoghi della sofferenza e della morte?


“Perché è troppo labile la memoria degli uomini. Voglio che mio figlio, mia moglie e tutti sappiano cosa abbiamo patito per colpa del fascismo, anche se sono storie dell’altroieri. Questo nostro passato non deve restare nell’oblio perché ora i nostri ventri sono sazi e le case calde, perché abbiamo un letto pulito per dormire e i nostri nipoti sorridono compassionevoli se ci vedono raccogliere e portare alla bocca le briciole che rimangono sulla tovaglia o se mettiamo da parte un pezzo di pane rimasto sulla tavola.”

Pino Petruzzelli da voce e corpo a Ezio Farina e a Mario Rigoni Stern, entrambi ex deportati che ritornano a visitare il lager dove sono stati tenuti prigionieri.

Un viaggio nella memoria da raccontare pensando alle generazioni future.

Al termine dello spettacolo Pino Petruzzelli è disponibile per programmare un dibattito con gli spettatori.

Così la stampa su Pino Petruzzelli:

“Un grande attore.”

Tg5 trasmissione Terra!


“Straordinario attore-narratore.”

Maria Grazia Gregori (L’Unità)


“Scatta un vero salto emotivo grazie alla poesia con cui Pino Petruzzelli racconta.”

Gian Franco Capitta (Il Manifesto)


“Davanti al racconto di Petruzzelli si è costretti a fermarsi.”

Alessandro Montello (Il Messaggero Veneto)


“Il bravissimo Pino Petruzzelli ha conquistato il pubblico.”

Alberto Rochira (Il Piccolo)


“Pino Petruzzelli ha emozionato e commosso.”

Lorenzo Parolin (Il Giornale di Vicenza)


“Una prova attoriale alta e impeccabile.”

Stefano Bigazzi (La Repubblica)


“Pino Petruzzelli, oggi uno dei maggiori narratori del teatro italiano.”

Umberto Rossi (Cinema e Teatro)


“Sul palco un solo interprete, tanto bravo da sembrare una folla.”

Clara Rubbi (Corriere Mercantile)


“I personaggi raccontati da Petruzzelli hanno tanto da dire e da insegnare a tutti.”

Emilia Patruno (Famiglia Cristiana)


“Sempre bravo Pino Petruzzelli. In scena quasi un barbuto e autorevole profeta.”

Angela Felice (Il Gazzettino del Friuli)