![]() |
![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
SABBATICO “Caro il mio Gerardo Cozzolino, voglio essere chiaro con lei. Il nostro supermercato si vede costretto a una piccola riorganizzazione aziendale. Niente di drammatico, l’azienda si vuole prendere una pausa di riflessione sull’impiego di voi cassieri: possiamo o non possiamo sostituirvi con delle casse automatiche? In poche parole le diamo un mese di vacanza in più. Anzi, per la precisione, le offriamo un sabbatico di un mese. Avremmo pensato di mandarla in sabbatico oggi stesso."
“La sensazione è quella di stare davanti al fuoco nella casa senza televisore. Marco Salotti – Prof.re di Storia e Critica del Cinema - Università di Genova Splendido spettacolo. Giorgio Bertone – Prof.re di Filologia Italiana - Università di Genova Un’ora e mezzo di spettacolo che Pino Petruzzelli regge benissimo, provocando applausi scatenati con sei chiamate in scena dal pubblico del Duse. Margherita Rubino – Il Secolo XIX - E’ uno spettacolo bellissimo. Luigi Surdich – Prof.re di Lingua e Letteratura Italiana - Università di Genova Sabbatico è uno spettacolo di estrema finezza e poesia. Roberto Trovato – Prof.re di Drammaturgia - Università di Genova Un viaggio in cui il perdere è una continua occasione di ricostruzione: una riduzione all'essenziale che porta al cuore di noi stessi. Petruzzelli con gesti asciutti, semplici e meravigliosamente significativi, accompagnato dalle armoniose musiche di Reinhardt ci racconta le "peripezie" del cassa integrato Gerardo Cozzolino. Il teatro di Petruzzelli è teatro povero e magico fatto di voce, corpo e luce capaci di rendere visibile l'invisibile - meraviglioso il gioco di luce e movimento per il triste viaggio dei clandestini a bordo di un cellulare dei carabinieri – capace di coinvolgere la parte bambina dello spettatore. E proprio come bambini al termine della favola della buona notta usciamo dal teatro contenti e con la speranza che è possibile vivere in un mondo fatto di fiducia, rispetto e solidarietà tra gli uomini. Danilo Spadoni – Teatro.org Petruzzelli, grande uomo di teatro, moltiplica i personaggi cambiando voce, dialetto, creando scenari immaginari, che non si vedono, ma vengono descritti con straordinaria ricchezza di particolari. Il viaggio da nord a sud diventa un’inconsapevole ricerca delle radici, delle memorie della famiglia e anche del recupero del dialetto, anzi dei dialetti, che colorano la recitazione, la movimentano e la rendono scoppiettante di vivacità. ...sono esplosi gli applausi da parte del pubblico che gremiva la sala e che ha richiamato più volte l’attore alla ribalta. Clara Rubbi – Il Corriere Mercantile Petruzzelli coinvolge il pubblico: ci sembra di alzarci dalla nostra poltrona del Teatro Duse, di lasciare Genova e viaggiare con lui, attraversando un’Italia poco nota, quella dei boschi, dei paesini, delle autostrade, degli autogrill e delle locande vecchie e dimenticate. ...L’attore, come se avesse una tela davanti a sé, dipinge il suo racconto con pennellate di profonda espressività. Sembra davvero di poter vedere ciò che descrive. ...Quello di Gerardo è un viaggio che va ben oltre la fisicità del percorso: è un cammino contro i pregiudizi, all’insegna del rispetto e della comprensione, del recupero della memoria e delle radici. Sonore risate e applausi. Chiara Romeo – Osservatorio Critico Ligustico Pino Petruzzelli è sempre più narratore di storie-parabole. Sabbatico è un altro dei suoi racconti lunghi, pieno zeppo di dettagli in nome di quell'esattezza di cui scriveva Calvino, che si ascolta come un romanzo letto ad alta voce, con naturali crescendo e alcuni piano e pianissimo. Petruzzelli dà sfogo a una serie di voci-personaggi, molto diversi tra loro, di cui viene al pubblico restituita una parlata autonoma e vivace in toni, accenti e regionalismi; una fisicità che è gesto minuto o intero corpo, per una riconoscibilità caratteriale a tutto tondo. ...Un viaggio che assume la valenza di viaggio-scoperta di sé e degli altri. Laura Santini – Mentelocale.it Pino Petruzzelli, uno dei maggiori narratori della scena italiana. Umberto Rossi – Cinemaeteatro.com |