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GENOVA 2004 Capitale Europea della Cultura
La vita di Faber ( Atonia Dalpiaz – L’Adige ) "… coautore, regista e interprete è Pino Petruzzelli anche lui instancabile come ‘chi viaggia in direzione ostinata e contraria’, sempre bravo nella scelta e nell’esecuzione di ritratti brevi di vite difficili.
… splendida la gag realizzata da Pirovano, spalla muta, e Petruzzelli, rivestito da guardia carceraria, nella riproposta in versi del ‘don Raffaé’. Uno spettacolo che rievochi De André senza la sua musica può spiacere o acquistare la forza di un manifesto per un’arte totale." ( Margherita Rubino - La Repubblica ) "Non ci sono dubbi di fronte alla scena di ‘don Raffaé’: è tragicommedia, è poesia, è politica.
In questo spettacolo ‘Preghiera in gennaio’, ‘La guerra di Piero’, così come la parte finale, regalano momenti di autentica emozione e non fanno rimpiangere la musica " ( Silvana Zanovello – Il Secolo XIX ) "Basato sulla ricerca biografica e su un’attenta scelta di versi ed episodi, lo spettacolo ci offre emozioni con la recitazione in versi e la drammatizzazione della ballata di Don Raffaé.
La bravura degli interpreti rende superfluo l’intervento delle note, ‘il viaggio’ è davvero coinvolgente. … una rappresentazione rigorosa e scevra di banalità." ( Etta Cascini - Sipario ) "… in modo sobrio ed elegante, i due attori, in punta di piedi, hanno accompagnato il folto ed eterogeneo pubblico alle radici di una formazione umana e culturale, illustrandone le tappe principali come fossero tutte partenze, punti di appoggio per un progetto più grande, quasi una vocazione, quella di amplificare la voce degli ultimi senza mai giudicare.
La recitazione di molti frammenti tratti dai testi delle canzoni di De André ha accompagnato costantemente tutto lo spettacolo quasi a voler evidenziare la profonda comunione tra la sua filosofia di vita e la sua produzione artistica. Il pubblico ha applaudito con calore." ( Corriere Mercantile ) "In sala anche Dori Grezzi, visibilmente commossa, che ha apprezzato molto lo spettacolo. “In alcuni momenti, però, ho trattenuto a stento le lacrime”, ha confessato al termine agli amici che le si sono stretti intorno.
Giudizio condiviso anche dal pubblico, anche da chi avrebbe voluto ascoltare qualche canzone. La scelta di Pino Petruzzelli e Mauro Pirovano di limitarsi alla lettura in chiave drammaturgica dei testi è stata vincente. Applausi prolungati del pubblico." ( ANSA ) "… grazie alle loro capacità interpretative (Petruzzelli e Pirovano) abbiamo assistito alla dimostrazione empirica per cui certi testi di canzoni si reggono benissimo in piedi anche senza la stampella musicale.
I picchi più alti sono stati toccati nella recitazione scenica di ‘Sidun’ (un Pirovano da pelle d’oca) e nella drammatizzazione di ‘don Raffaé’, recitata da un Petruzzelli assai ispirato, bravissimo nel cogliere l’essenza tragica di Pasquale Cafiero, trasfigurata grottescamente nell’originale." ( Riccardo Storti – www.supereva.it ) "Non avrai altro Dio all'infuori di me" "Spesso mi ha fatto pensare genti diverse venute dal'est dicevan che in fondo era uguale Credevano a un altro diverso da te e non mi hanno fatto del male." "Non nominare il nome di Dio non nominarlo invano" "Con un coltello piantato nel fianco gridai la mia pena e il suo nome ma forse era stanco, forse troppo occupato e non ascoltò il mio dolore Ma forse era stanco, forse troppo lontano davvero lo nominai invano". "Non devi rubare" "E forse io l'ho rispettato vuotando, in silenzio, le tasche già gonfie di quelli che avevan rubato Ma io, senza legge, rubai in nome mio quegli altri nel nome di Dio" Il settimo dice: "Non ammazzare se del cielo vuoi essere degno" Il settimo dice: "Non ammazzare se del cielo vuoi essere degno!" Guardala oggi, questa legge di Dio... Guardala oggi, questa legge di Dio... Guardala oggi, questa legge di Dio... ( silenzio ) |