L'ULTIMA NOTTE DI BONHOEFFER

 

di e con

PINO PETRUZZELLI

musiche

ARVO PART

 

 

Lo spettacolo mette in scena l’ultima notte di vita uno dei maggiori teologi del ‘900: Dietrich Bonhoeffer, il pastore luterano che finì la sua vita nel lager di Flossenburg. La sua colpa fu quella di aver partecipato alla resistenza contro Hitler e predicato a favore dell’assunzione di responsabilità.

 

“Che senso ha vivere se non in funzione dell’altro in difficoltà? Come restare indifferenti davanti all’assassinio di milioni di esseri umani? Come il male che compie Hitler è frutto di scelte e azioni umane, così l’agire per il bene è anch’esso frutto di scelte e azioni umane. I nostri fratelli ebrei e Dio ci chiamavano all’azione. E io non potevo restare sordo alla loro chiamata.””

Le sue ultime parole, prima di avviarsi con calma e tranquillità al patibolo nel lager di Flossemburg, furono: “Questa non è la fine. E’ solo l’inizio di una nuova vita.”

 

Dietrich Bonhoeffer, il teologo contro Hitler, come lo ha definito Eraldo Affinati fu, prima di tutto, un uomo che scelse di andare in direzione opposta a quella della maggioranza nazista.

“Anche se tutti vanno in una direzione, io no.”

Dietrich Bonhoeffer fu capace di fare cose non diverse da ciò che pensava o diceva.

Pino Petruzzelli dà voce e corpo ai pensieri, alle meditazioni, alle riflessioni e alle poesie di una delle più alte menti del 1900.

 

 

Così su Dietrich Bonhoeffer

 

“Cosa ho imparato da Bonhoeffer? Spendersi, contar niente, sporcarsi le mani, lasciarsi trafiggere dal punto di vista altrui, essere pronto a perdere tutto e ricominciare da capo. Dietrich Bonhoeffer mi ha insegnato la qualità dell’impegno quotidiano, l’importanza del lavoro che abbiamo scelto, l’umiltà del confronto e la difesa della dialettica, pensare se stessi in un contesto del quale assumersi la responsabilità.“

Eraldo Affinati

 

Pastore protestante che venne ucciso la mattina del 9 aprile 1945 all’età di 39 anni dietro ordine personale di Hitler. Aveva lasciato cattedra, libri per entrare attivamente nella resistenza antinazista, per essere fedele al mondo e alla sua giustizia, pe r trasformare il mondo in un luogo giusto. Combatté incessantemente contro la discriminazione razziale. Per lui, amore per Dio = amore per il mondo.  

Vito Macuso

 

Il cristianesimo che ho in mente è quello di Bonhoeffer che, da cristiano luterano, partecipò addirittura all’attentato a Hitler! Morì poco prima della fine della guerra, in un piccolo campo di concentramento vicino a Berlino. Il motto di Bonhoeffer è anch e il mio «Resa (al potere) o resistenza». È una delle sintesi più belle che si possano immaginare: fare tutto ciò che è giusto per l’uomo. O sei tra coloro che si arrendono, o sei tra coloro che lottano.

 Don Andrea Gallo

 

IL più grande teologo del secolo scorso, chiaroveggente e profeta, Dietrich Bonhoeffer.

 Enzo Bianchi

 

 

Così sullo spettacolo

 

“Il monologo di Petruzzelli ha illuminato l’enorme spazio vuoto della scena e ha saputo tradurre in spazialità il senso dell’eccedenza del reale che tanto caratterizza la sensibilità di Bonhoeffeur. Hanno chiuso l’evento cinque minuti di applausi e lacrime.” 



Massimo Di Gioacchino

Diario Digitale di Torino Spiritualità